L’olio ha un grande valore economico e gastronomico per l’Italia. L’olio è alla base della dieta mediterranea e della cucina italiana, ma è anche alla base di una grande fetta dell’economia agricola.
Dietro l’olio d’oliva vive una grande cultura che va dalla potatura, alla raccolta del frutto e alla sua trasformazione e imbottigliamento. Ogni ciclo deve seguire un preciso procedimento per ottenere un prodotto di grande valore nutrizionale. Anche per questo la conservazione ha una grande importanza. Al fine di mantenere inalterate tutte le caratteristiche chimico-fisiche ed organolettiche di questo prodotto, e, in particolare, mantenere vivo quel bagaglio di benessere costituito da un elevato contenuto di polifenoli e tocoferoli, sostanze antiossidanti, bisogna preservarlo al meglio.
In una parola evitare o ritardare quanto più è possibile il deterioramento.
Come conservarlo e dove conservarlo
Contenitori
L’olio va protetto dalla luce, come la carta va protetta dal fuoco. Ogni tipo di fonte luminosa può essere “pericolosa”, sia quella diretta che indiretta, sia quella naturale che artificiale. Non prendere le giuste precauzioni, quindi non conservare il prodotto in un contenitore adeguato significa buttare in fumo tanta fatica per nulla.
Cosa succede? Il colore ed il gusto si alterano
Sono quindi vivamente consigliati contenitori opachi o scuri. I recipienti ideali devono proteggere l’olio dalla luce e dalle alte temperatura e da sostanze indesiderate. I contenitori di acciaio inox permettono una protezione perfetta dalla luce, ma non sono comodi se si tratta di piccole quantità da servire a tavola, lo stesso vale per le latte, utili a proteggere l’olio nel momento dell’acquisto, ma meno per un uso quotidiano. Il migliore compromesso rimangono le bottiglie di vetro scuro. In questo caso la luce se non bloccata completamente viene comunque filtrata.
Per aumentare il livello di protezione basta riporla in uno stipo al chiuso, invece di lasciarla esposta alla luce. In più la bottiglia conserva un elevato livello di igiene e dall’altra parte di piacevolezza delle forme e di praticità. Può comodamente trovare posto sulla tavola. Le forme sono le più disparate, molte volte ricercate per sottolineare la qualità dell’olio. Si va dalle più classiche a quelle più ricercate. Arpaia offre ben 19 linee diverse tra cui scegliere. Assolutamente sconsigliati i contenitori di vetro trasparente.
Un altro tipo di contenitore assolutamente da non utilizzare sono quelli fatti in materiale plastico. Anche se leggera e pratica non è assolutamente ideale per conservare l’olio la plastica. Uno, perché la maggior parte di questi contenitori sono trasparenti. Due, perché spesso quando si tratta di acquistare olio sfuso i contenitori vengono riutilizzati, pena l’igiene. Tre, perché possono rilasciare sostanze nocive contenute nel PVC
L’ambiente
Il luogo di conservazione deve essere il più possibile fresco, asciutto e al buio. La luce, come abbiamo visto, purtroppo è il fattore capace di alterare in modo irrimediabile il prodotto, accelerando il processo di irrancidimento. Per quanto riguarda le temperature, i 15 gradi sarebbero la temperatura ideale. Già sotto i 12 gradi il prodotto tende a solidificare, ma senza perdere le sue proprietà che invece sono messe a rischio se si scende sotto lo zero. Invece le temperature elevate già sopra i 20 gradi sono molto dannose.