Sua Maestà il Vino: ecco tutto quello che c’è da sapere sulle bottiglie
“Nunc est bibendum”, dicevano gli antichi. È questo è il tempo della vendemmia, appena passata, e di stappare le prime bottiglie di vino novello.

Ma come si sceglie la bottiglia di vetro giusto per un determinato vino?
Per molti secoli, i recipienti in cui veniva conservato il vino erano di vari materiali e dimensioni. Fu solo a partire dal Settecento e ancor più nell’Ottocento, in Francia, che il vetro prese il sopravvento per la conservazione della bevanda e le bottiglie iniziarono ad assumere una forma allungata.
Come per tanti altri prodotti, come abbiamo visto in altri articoli del nostro blog, il vetro infatti è risultato essere il materiale da prediligere anche per le bottiglie di vino per due motivi principali: In questo modo il gusto del vino rimane inalterato; Il vetro è un materiale riciclabile, riutilizzabile e rispettoso dell’ambiente.
Come per la birra, anche per il vino esistono differenti tipologie di bottiglie, che si possono distinguere per dimensioni, spessore del vetro, spalla, forma e base.
Di solito infatti le bottiglie utilizzate per il vino bianco sono più alte, affusolate e di colore trasparente o al massimo verde chiaro. Invece, per il vino rosso le bottiglie sono più panciute e di colore scuro, per favorire l’invecchiamento e la conservazione.
Il modello più diffuso di bottiglia di vino è la Bordolese, che proponiamo anche in versione Magnum.
La bottiglia Borgognotta di colore verde scuro, è impiegata solitamente per i grandi vini della Borgogna.
Ma queste sono le linee più classiche e “nobili”.
Tra le varie tipologie di bottiglie per il vino, ne esistono anche di grandi dimensioni, più capienti e per le grandi quantità, come quelle disponibili da Arpaia.
Insomma, in base alla destinazione d’uso, è bene prestare sempre molta attenzione al contenitore per il vino da scegliere.
In base alla bottiglia, infatti, il vero intenditore di vino sa riconoscere la tipologia del prodotto che ne è contenuto.